REIKI INFO presenta interessanti articoli del prof Corrado Malanga:
il massimo esperto mondiale di interferenza aliena (ufo abduction)

 

la fine del mondo

di CORRADO MALANGA

 

Parte Prima:

introduzione a "la fine del mondo"

 

«Sempre più frequentemente in questi giorni, girando su Internet ma non solo, anche frequentando gruppi new aegiani, ufologi, maghi, uomini di religione ed anche politici (WWF, Goletta Verde, Conferenza Mondiale del G8), si sente dire che il pianeta Terra sembra condannato a morire a breve giro di posta.
I diversi studiosi, religiosi, filosofi, sono d’accordo sul fatto che la Terra è in pessime condizioni sociali, politiche, religiose, economiche e presto scoppierà una catastrofe economica che ridurrà l’uomo sul lastrico, senza più essere in grado di gestire le risorse del pianeta. Oppure una mega disgrazia quale una collisione astrale renderà la Terra inabitabile per qualche migliaio d’anni. Il castigo divino si abbatterà su di noi sotto forma di pianeta od asteroide errante.

Se da una parte il religioso di turno sostiene che questo sarà un atto punitivo di qualche Dio contro le nostre malefatte, d’altro canto anche la scienza non scherza. Quale sarà il nome dell’asteroide che ci colpirà, lo dice la statistica. Esiste una certa probabilità che ciò accada nel 2035, ma prima potrebbe anche imprevedibilmente accadere qualche altro fatto. L’effetto serra infatti potrebbe creare un surriscaldamento dell’atmosfera del pianeta. Ciò potrebbe provocare una serie di piccoli, apparentemente insignificanti, cambiamenti sulla crosta terrestre che però, per noi, sarebbero fatali. Se la Corrente del Golfo dovesse aumentare o diminuire la sua temperatura di qualche grado, andremmo incontro ad una nuova glaciazione od ad un periodo di desertificazione del pianeta. Se l’aumento di CO2 producesse un innalzamento della temperatura, i ghiacci si scioglierebbero e tutti i livelli dei mari del pianeta aumenterebbero di almeno 40 metri e non in qualche centinaia di anni ma in pochi mesi. Ma nel frattempo non avremmo più ossigeno da respirare perché le piante si sarebbero bruciate non producendo più ossigeno. Ci sarebbero venti di 900 chilometri orari che spazzerebbero via chiunque esca di casa. Anzi spazzerebbero via direttamente la casa con te dentro.

Fra vent’anni il petrolio africano finisce ma sembra che questo non interessi nessuno. Soprattutto gli Americani, che fanno orecchie da mercante al protocollo d Kyoto, non sembrano per niente preoccupati del fatto, ormai accertato, che se loro continuano ad inquinare la nostra atmosfera, a questo ritmo, tra vent’anni non ci sarà più nessuno a raccontarlo.

Ci si deve chiedere perché!

Che siano stupidi? Non fino a questo punto. Ed allora?
Allora hanno in mano qualche carta, qualche dato che noi non abbiamo?

Cerchiamo di esaminare anche questo punto di vista.
Accanto alla scienza ed alla religione, a gridare al lupo, ci si sono messi anche i maghi, i preditori del futuro vecchi e nuovi e gli ufologi, sopratutto quelli americani e quelli che si sono nutriti della loro letteratura.

Gli ufologi sostengono infatti che gli alieni arriveranno sulla Terra, che ingaggeranno una dura lotta contro l’umanità, ma poi l’umanità ridotta allo stremo comunque vincerà perché come al solito, gli Americani ci difenderanno. Da un attento esame della folcloristica letteratura di questo tipo, si capisce come si intenda far credere alla popolazione mondiale che, accanto agli alieni cattivi, che vogliono distruggerci, ci siano anche gli alieni buoni che alla fine, impietositi, ci verrebbero a dare una mano, cacciando gli alieni cattivi.
I fautori di questa ipotesi che per alcuni diviene una certezza, sono i famosi channelers o meglio canalizzatori: coloro che sono in contatto con entità aliene buone, che vogliono mettere in guardia l’umanità, preparandola a questa nuova era. Nuova era che comincerebbe con una grande disgrazia ma che procederebbe con una crescita della nuova Umanità, più bella, più buona e più adatta ad entrare nella sfera delle potenze galattiche a pieno titolo. Ma anche ufologi di grido, con l’avallare le mistiche visioni di molti contattisti “studiati scientificamente“ (sig!), sostengono l’idea che esista un teatro operativo in cui i personaggi che recitano, sarebbero, da un lato, la parte oscura del governo americano, in combutta con gli alieni cattivi, dall’altro il governo buono, che al momento opportuno verrà salvato dagli alieni buoni.

 

Quando e perché accadrà

Esaminiamo rapidamente una carrellata degli eventi che ci attenderebbero, secondo i più svariati personaggi che sostengono una cosa del genere e poi faremo i conti con la realtà dei fatti e cercheremo di spiegare da cosa, ogni tanto nasca, l’idea di far finire il mondo. Cercheremo di dare una risposta infine, alla probabilità che un evento catastrofico possa effettivamente, in tempi brevi, portare all’estinzione, la razza umana.

 

I Maya

Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà il 21 - 12 - 2012. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.

Secondo vari ricercatori, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta.
La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’eclittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici,

Le profezie che riguardano la fine dell’umanità sono innumerevoli: c’è chi prevede fiamme e fuoco dal cielo, chi terremoti e catastrofi naturali, chi l'impatto di un meteorite, chi parla di guerre nucleari a cui la razza umana non sopravvivrà o quantomeno solo pochi meritevoli o “risvegliati” o semplicemente sfigati.

Ciò che colpisce i lettori non sono le differenze tra le varie profezie, bensì le somiglianze. Avviene a volte infatti, che autori diversi, senza sapere nulla l’uno dell’altro, appartenuti a epoche storiche diverse, descrivano scenari simili.
I profeti erano considerati dei viaggiatori nel tempo, riuscivano ad andare avanti e dare uno sguardo a quello che sarebbe stato il destino (o uno dei probabili destini) della storia umana.

Diverse profezie divenute famose descrivono una sorta di catastrofe che si abbatterà sul pianeta e sarà preannunciata da tre giorni di buio su tutta la terra...

 

Gli ecologisti

"Tra 50 anni dovremo fuggire su altri pianeti": se i consumi continueranno a questi ritmi le risorse si esauriranno presto... Il comportamento dell’uomo ha già causato l’estinzione di molte specie animali e vegetali allarmante rapporto del Wwf, l’inquinamento atmosferico e lo sfruttamento delle risorse naturali, renderanno invivibile la Terra...

 

Gli astronomi

Inversione dei poli e spostamento dell'asse terrestre.
Se l'asse della Terra dovesse ribaltarsi completamente, tutto il pianeta sarebbe squassato da uragani e onde di marea; basta l’impatto di un corpo astrale con un diametro dai cinquecento ai settecento metri per spostare l’asse terrestre di circa venti gradi... ogni anno cadono sulla terra circa 12.000 corpi celesti ed alcuni di questi ci minacciano molto da vicino.

SAN FRANCISCO - La minaccia di Apophis, l'asteroide che potrebbe colpire la Terra il 13 aprile 2036, sta diventando così concreta che le Nazioni Unite saranno invitate ad assumere il coordinamento di una missione spaziale internazionale basata sul progetto innovativo di un «trattore gravitazionale» per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta. L’annuncio del coinvolgimento della massima rappresentanza dei governi mondiali nel caso Apophis è stato dato dall’astrofisico Russel Schweickart, capo di un gruppo di ex astronauti della Nasa ora impegnati a tempo pieno nei programmi di monitoraggio degli oggetti cosmici e difesa dai rischi di collisione con la Terra.

APOPHIS - «La settimana prossima ci sarà un incontro con il Comitato per gli usi pacifici dello Spazio delle Nazioni Unite, a cui presenteremo un rapporto aggiornato sugli asteroidi che costituiscono una minaccia potenziale per il nostro pianeta» – ha riferito Schweickart ai membri dell’American Association for the Advancement of Science di San Francisco – «Parleremo di Apophis, ma non solo. Abbiamo bisogno di mettere a punto dei piani per difenderci nel migliore dei modi dalle centinaia, se non migliaia, di piccoli corpi celesti le cui orbite si avvicinano pericolosamente al nostro pianeta. Per quanto basse, le probabilità di impatto con uno di questi corpi non sono nulle. In caso di collisione, tutti i Paesi del mondo, nessuno escluso, sono a rischio».

PATATA ORBITANTE - Scoperto nel 2004, Apophis è un piccolo asteroide a forma di patata, con un asse maggiore di circa 400 metri e un peso di 46 miliardi di chili. La sua caratteristica più preoccupante è che, mentre compie un giro completo attorno al Sole ogni 323 giorni, incrocia l’orbita della Terra due volte l’anno, esponendoci a una serie di «incontri ravvicinati» che, a causa della potente forza di attrazione terrestre, prima o poi potrebbero farlo precipitare su di noi. Per l’incontro del 13 aprile 2036 le probabilità di caduta sono attualmente molto basse, circa una su 45 mila, ma poiché l’orbita di Apophis è conosciuta con una certa approssimazione, gli scienziati non possono esprimere certezze. Di sicuro si sa che, se l’impatto si verificasse, sarebbe catastrofico e solleverebbe polveri e gas fino alla stratosfera, oscurando per lungo tempo la luce del Sole e decimando la vita sulla Terra, come già è accaduto altre volte nella storia geologica.

 

La fine del mondo per David Icke

David Icke propone una interpretazione inquietante dei probabili eventi del 2012: i Maya stavano semplicemente misurando il programma informatico e la catastrofica trasformazione annunciata, sarebbe illusoria come tutto il resto di questa realtà olografica dove il tempo non esiste

Gli alieni invasori del nostro pianeta ovviamente saprebbero tutto e farebbero in modo che l’umanità tornasse all’età della pietra per evitare che prendesse coscienza della loro esistenza, impedendo così di portare a termine la loro agenda, con la quale gli alieni organizzerebbero la conquista del mondo e l’assoggettamento di tutti i popoli, anche con l’aiuto di potenti famiglie terrestri corrotte con il potere alieno.

 

I Meteorologi

Entro il 2050 L'Europa potrebbe perdere il 70% dei suoi ghiacciai E' previsto anche lo scioglimento delle distese di nevi ”eterne” dell'Himalaya. I fenomeni meteorologici saranno sempre più estremi e ad uragani tipo "Katrina" dovremmo farci l'abitudine. Il 30% di animali e piante del pianeta potrà estinguersi. Gli oceani prima del 2100 potrebbero crescere di oltre 1 metro. Mari ed oceani inizierebbero ad acidificarsi compromettendo la vita marina stessa. Al momento il fenomeno sta interessando negativamente tutte le barriere coralline. I deserti del pianeta entro la fine di questo secolo potrebbero raddoppiarsi e la foresta dell'Amazzonia trasformarsi in savana. I fiumi delle latitudini equatoriali e tropicali potrebbero trasformarsi in torrentelli o diminuire la loro portata d'acqua di oltre la metà. L'Africa sub sahariana finirebbe per diventare una terra senza acqua e vita.

Le malattie tropicali, anche le più devastanti, vedi la febbre dengue e la meningite si potrebbero estendere anche negli attuali Paesi temperati. Le economie dei Paesi tropicali o temperati che attualmente puntano sul turismo marino, a causa dell'eccessivo caldo, potrebbero fallire. Per la conquista dell'acqua potrebbero innescarsi nuovi conflitti e milioni e milioni di disperati fuggire dall'Africa per invadere l'Europa.

 

Le Religioni

Il 2034: una nuova scadenza? Nella Torre di Guardia del 15/12/03, p. 15, § 6-9, viene fatto un ragionamento che induce ogni Testimone di Geova a fare nuovamente i calcoli sulla data della fine. Infatti si fa notare che dal momento in cui venne detto a Noè di costruire l'arca fino alla data del diluvio sarebbero trascorsi 120 anni. Si osserva poi che dal 1914 ad oggi sono già trascorsi 90 anni, quindi, si conclude, la "fine" non deve essere lontana. È vero che non viene esplicitamente indicata alcuna data precisa ma molti zelanti TdG avranno "logicamente" concluso che la fine potrà avvenire nel 2034 o al massimo entro tale data. Va sottolineato come i TdG non ci abbiano mai azzeccato una volta nelle loro innumerevoli previsioni della fine del mondo, almeno fino ad oggi.

 

I Veggenti

La religione cattolica possiede uno stuolo di veggenti che hanno locuzioni con la Madonna, i Santi, Gesù e quando si parla di fine del mondo si parla quasi sempre di un fuoco purificatore che verrà dall’alto.

ma Malachia sostiene che la fine di Roma coincida con la fine del papato e con, ovviamente, una fine più o meno totale della Civiltà: il gran finale della sua profezia è l'indicazione dell'ultimo Papa, che invece di essere identificato da un motto, come negli altri casi, è contraddistinto da un'intera frase latina secondo la quale "nella persecuzione estrema, il trono della Santa Romana Chiesa verrà occupato da Pietro il Romano, che pascerà il suo gregge fra molte sofferenze, finite le quali la città dei sette colli verrà distrutta e il tremendo giudice giudicherà il proprio popolo. Fine" (o Amen, a seconda delle versioni).

La fine del mondo sembrerebbe insomma piuttosto imminente. La profezia arriva al centoundicesimo papa, quello identificato come Gloria Olivae e poi parla di un ultimo papa, che secondo Nostradamus, in accordo con Malachia, dovrebbe regnare sulla Chiesa di Roma, solo per un giorno.

 

La sindrome della fine del mondo

Come si è potuto vedere sin qui, molte sono le culture, i modi di pensare, le visioni che portano a concludere che una buona parte degli abitanti del nostro pianeta, per differenti ragioni, credono che, tra un po’, avremo dei grossi problemi di sopravvivenza.

La risposta non è univoca anzi possono esserci più risposte forse, in parte, ognuna con una sua validità. Da un lato potremmo sostenere che molti dati tendono a farci credere che la fine del mondo sia vicinissima: da ora al duemiladodici circa. Qualcuno sostiene dunque che questo aspetto aumenti l’indice di credibilità del fatto che qualcosa dovrà effettivamente accadere. Sarebbe infatti inspiegabile come dai Maja a Nostradamus, dal G8, ai contattisti-ufologi, tutti con vari calcoli e previsioni, indichino questo, come il periodo a rischio per il pianeta. Le piccole differenze su un anno o su un altro, sarebbero da imputare non solo ad imperfezioni nei calcoli, ma più probabilmente a inesattezze storiche su alcune date di riferimento di importanti eventi chiave del passato. C’è incertezza di qualche anno sulla nascita di Gesù, o inesattezze sull’inizio del calendario Maja o sulla capacità degli antichi Indiani, Celti, Babilonesi, Egiziani di correlarsi esattamente ad eventi astronomici, che ancorassero con esattezza, le loro scale temporali in sincrono tra loro. Ma se si segue questa ipotesi, prima o dopo ma comunque non più tardi del 2040, ma con grande probabilità entro il 2012, scriveremo la parola fine dell’intera umanità o comunque di gran parte di essa.

 

L’altra ipotesi

In realtà, come abbiamo letto in precedenza, il concetto della fine del mondo non è affatto nuovo. Nasce, si può dire, con l'uomo stesso e diviene sempre più frequente nella storia quanto più l’uomo stesso acquisisce coscienza di sé e del suo comportamento su questo pianeta. Storicamente, quando l’uomo credeva nella natura, credeva anche che le disgrazie apocalittiche che gli capitavano fossero frutto delle forze della natura che animisticamente parlando, si ribellavano a qualche malefatta umana.

La religione animistica, in fondo, aveva come punto di riferimento: la natura, il sole, il vento, l’acqua e la terra. Ancora una volta i cinque archetipici elementi, che faranno da filo conduttore allo sviluppo inconscio della psiche dell’uomo fino ai giorni nostri. Con la specializzazione del lobo sinistro del cervello umano e con l’avvento della razionalità, ecco comparire sia la scienza che la religione, figlie della molto più antica animistica forma di pensiero, la magia. Così l’uomo, non deve più giustificarsi di fronte alle forze della natura ma davanti agli Dei od alla scienza. Non cambierà molto come vedremo. Ma da questo momento in poi quelle colpe che l’uomo crede di avere, si trasformeranno in promesse di castigo: divino per i credenti e evoluzionistico per gli scientisti.

Così, ogni tanto, gli Dei si divertiranno nella storia a punire gli uomini. Ci sarà infatti forse più di un diluvio universale, che laverà con l’acqua i peccati dell’umanità. Non si creda che questo tipo di approccio appartenga al passato poiché molti sono i veggenti che nel corso dei secoli hanno chiaramente detto che la Madonna od il Dio che gli appariva, gli avrebbe mostrato la fine del mondo, di solito compiuta attraverso il fuoco che viene dal cielo. Non deve sfuggire il simbolismo legato alla primordiale acqua del diluvio che nei secoli successivi viene sostituita dal fuoco.

Due elementi così differenti attraverso i quali sarebbe avvenuta la purificazione dell’umanità. All’inizio delle ere infatti, quando il significato che l'uomo primitivo dava ai suo Dio era più primitivo, la purificazione veniva vista come una purificazione delle idee, dei pensieri. Il simbolismo dell’elemento acqua archetipicamente rappresenta infatti la mente dell’uomo. L’uomo antico appare legato all'idea del peccato più come un idea del pensiero che segue una azione. Adamo pensa di divenire come Dio e mangia dell’albero del bene e del male. In questo caso l’atto impuro sta nell’averlo pensato, non nell’aver tentato di realizzarlo. In seguito, il religioso dei tempi nostri, acquisirà un’idea del peccato, completamente differente. Egli pensa che sia lo spirito che ha peccato, cioè una parte più evoluta di lui, qualcosa di più vicina al suo Creatore, qualcosa non legata alla mente ma al suo subconscio. Tale peccato, con il suo desiderio di peccare, nasce dunque dal profondo dell’uomo stesso che, questa volta, viene punito col fuoco, che è l’elemento alchemico che raffigura la parte spirituale dell’uomo stesso. Non a caso quando si racconta la storiella dei dodici apostoli su cui discende lo Spirito Santo, ecco che questo viene raffigurato allegoricamente con le sembianze di una banale fiammella. La scienza da parte sua decide che sono state messe in pericolo le leggi della fisica ed è per questo che saranno le stesse leggi della fisica a punire l'uomo rivoltandosi contro di lui.

 

Evoluzione come ciclo della vita e della morte

In realtà l'idea della fine del mondo, legata alla purificazione dell'uomo cattivo, con la creazione di una superstite umanità, risponde ad un'esigenza che archetipicamente l’uomo ha da sempre. L’esigenza del cambiamento evolutivo.

In altre parole, l’uomo ha dentro di sé l’idea evoluzionistica di un cambiamento. Tale cambiamento non può essere messo in atto a meno che l'uomo vecchio non muoia portandosi con sé tutti i suoi vizi, le sue perversioni, le sue insane passioni. Solo dopo la sua morte, solo allora egli potrà rinascere a nuova vita sotto forma di uomo nuovo. Il significato che Jung da alla espressione della morte nel sogno è proprio questa. Quando si sogna di morire non si sogna di morire fisicamente ma intellettualmente e spiritualmente con acqua e fuoco poiché la morte del corpo è sognata attraverso la terra, simbolicamente rappresentabile da un meteorite che colpisce il Pianeta od un terremoto che ci seppellisce tutti. Ricordiamo infatti ancora una volta che il simbolismo legato all’elemento terra è il simbolismo del corpo. Da questo punto di vista sarebbe dunque il riconoscimento inconscio del bisogno che ha l’uomo di cambiare che affiorerebbe a livello cosciente, con il bisogno di farsi attirare da tutti quegli aspetti del mondo che in questo istante parlano e si occupano di catastrofismo.

In altre parole, l’uomo saprebbe di essere ormai inadatto al mondo che lo circonda non essendo più in simbiosi con la natura ed egli stesso, sentendosi rifiutato dalla natura sospetta, dentro di sé, che la natura farà in qualche modo a meno di lui estroiettandolo con vigore come fosse un cancro da cui difendersi, un bubbone da depurare ed eliminare in un sol colpo. E’ dunque l’uomo che si sente inconsciamente inadatto al suo ruolo, che ha paura di non passare l’esame di madre natura, a fornirgli il sospetto che fra breve egli morirà?

Se questa è l’ipotesi allora c’è un antidoto. L’uomo che non vuol morire deve immediatamente cambiare “da vivo”, e non attendere di morire e rinascere. Nascono qui le spinte redentiste ed ecologiste degli uomini attuali che, pentiti per aver inquinato od aver bestemmiato, si agitano, nella speranza di convincere anche il resto dell’umanità, a fare come loro, in una sorta di meta conversione. I miti e le leggende che con la storia hanno poco a che fare ma che scavano all’interno della psiche umana, in fondo ce lo dicono. Dalla paura del Giudizio Universale alla distruzione di Sodoma e Gomorra, ancora oggi le paure di allora non solo non sono state esorcizzate ma sono aumentate esponenzialmente, a dimostrazione che l’uomo si senta sempre più colpevole di qualche misfatto.

In tutta questa storia è evidente come l’uomo consideri sempre la fine del mondo non un evento catastrofico casuale, un accadimento statistico prevedibile, ma un vero e proprio castigo causale o dovuto agli Dei o agli alieni o alla natura stessa che gli si oppone con vigore. Lo stesso scienziato che calcola con freddezza la probabilità che un asteroide per caso passi da queste parti e ci colpisca in un gioco del bowling galattico, ha inconfessato, dentro di sé, il pensiero che, se forse non avessimo stuzzicato le forze del sistema solare, ci saremmo potuti salvare dalla catastrofe.»

 

 

 

Parte Seconda:

il rifiuto della morte fisica

 

«La maggior parte degli uomini dunque rifiuterebbe la morte fisica dovuta ad un cataclisma e sarebbe pronta a cambiare stile di vita per evitare la punizione?
Ma a che servirebbe? Tanto si morirebbe qualche anno dopo per vecchiaia comunque, dunque perché attendere? Si scopre così che la maggior parte dell'umana progenie in realtà non ha affatto metabolizzato l’idea di terminare la propria esistenza almeno a livello materiale.

Già: la maggior parte della gente ma non tutti. Non a tutti fa paura la morte fisica. A tutti farà paura la sofferenza, ma la morte fisica è un’altra cosa e ci dobbiamo chiedere perché uno sparuto gruppo di umani non teme la morte fisica. Ci sono per esempio delle categorie di fissati sulla morte che passano la loro vita ad evitare di morire? Certo! E chi sarebbero?
I ricchi, i preti, i militari, i massoni di tutte le razze, i politici. Queste categorie di persone da sempre, dal primo giorno della loro vita hanno fatto di tutto per rimanere vivi a lungo o per non morire addirittura. I preti non fanno altro che parlare della possibilità di andare a vivere in eterno da un’altra parte, i ricchi si fanno costruire apparecchiature per criogenizzare i loro corpi, a volte si riuscisse a resuscitarli fra qualche millennio, quando la tecnologia potesse permetterlo. I militari sono ossessionati dal loro rimanere in vita sentendosi sempre minacciati da qualcun altro e non trovano di meglio che garantirsi una vita lunga ammazzando gli altri che potrebbero rappresentare un ostacolo a questo loro progetto. Da questa idea di sopravvivenza forzata e contro la natura umana, che invece sancisce che si muore, nasce l'esigena di riunirsi in sette, in clan, in gruppi segreti che coltivano loro interessi materiali e privati ma, a latere, anche conservando, o credendo di conservare, ricette misteriose antroposofiche, alchemiche, aliene, per poter vivere eternamente.

Solo per pochi ovviamente sarà l'elisir di lunga vita e dunque gli altri, l'umanità intera, che crepi pure ai nostri piedi, recitano preti, politici, massoni, e ricchi in genere. I poveri non devono sapere, ma come bestie devono servirci come carne da cannone. Quando arriverà la punizione (ecco la nota catastrofista), noi eletti, prescelti (da noi stessi) ci saremo costruiti i bunker dove rifugiarci: mentre la fuori, i poveri superstiti lavoreranno per dare a noi le risorse per continuare a sopravvivere, ...perché noi valiamo! Queste sono le persone che hanno paura di morire. Poi c’è una massa informe di gente che passa la vita in chiesa a pregare od a iscriversi alla tal loggia massonica per cercare di avere qualche raccomandazione, qualche scorciatoia; questa volta non dall’ebraico Jeova ma dall’egiziano Toth. Così i nostri ufologi si raccomandano invece la vita al buon contattista stigmatizzato od al channeler di turno, perché interceda presso il suo alieno privato, nel momento della bisogna. Tutti soggetti che sarebbero pronti a dare la vita... degli altri, pur di non morire.

Ma in tutta questa massa si persone ci sono alcuni a cui la morte non crea nessun disagio. La ragione di ciò sta a mio avviso nel fatto che tali soggetti sono soggetti muniti di coscienza più elevata, probabilmente per la presenza nel loro corpo di una parte animica, negata ai più di questo pianeta: una parte animica che sa, a livello inconscio, che non si muore, che sa che per vivere eternamente, si deve accettare la morte fisica poiché, attraverso l’accettazione del rifiuto della materia, si accede ad una dimensione sicuramente più concreta e reale di questa, che invece sembra intrisa di finzione e di virtualità.

E' evidente che questi soggetti sovente non sono religiosi, non fanno parte di logge massoniche, non amano il denaro come oggetto di conquiste, non sono belligeranti: sono soggetti che sognano che una grande onda seppellirà il mondo, ma sono anche quelli che si sognano sopra le acque ma mai travolti da esse. Il significato simbolico del sogno lo abbiamo espresso altrove nei dettagli ma significa che l’acqua, simbolo della mente, travolgerà le menti, che qualcosa sconvolgerà il modo di ragionare, di capire e di interpretare, l’universo, ma tutto ciò inconsciamente sarà relegato a coloro che non hanno anima, cioè coloro che hanno poca coscienza di sé.

Non bisogna archetipicamente confondere il significato dell’onda con quello del diluvio. Infatti il diluvio è acqua che viene dall’alto: è dio che la manda per purificare. L’onda viene di traverso perché è l’uomo stesso che la provoca.
Nello studio dei fenomeni di abduction aliena abbiamo incontrato molte persone addentro al fenomeno e perciò appartenenti a quell’insieme di soggetti muniti di parte animica. Lo studio delle personalità di questi soggetti, ci ha permesso di comprendere che differenza esiste tra chi è anima e chi non lo è. La nostra attenzione allora si è rivolta a coloro che erano anima ma non erano addotti. A quel punto la differenziazione tra le due “specie” è stata lampante. I senza anima hanno bisogno di credere che saranno castigati perché dentro di loro è viva l’idea dell’esistenza del peccato. La presenza dell’ideologia del peccatore appare infatti legata all’idea del duale nell'universo.

L'idea del duale è insita nella parte virtuale dell’universo stesso ed è letta dal lobo sinistro del nostro cervello, cioè letta dalla parte spirituale di noi. Solo chi è in possesso di anima e cioè riempie in modo concreto quel contenitore che si chiama inconscio e che lavora attraverso il lobo destro del cervello, appare in grado di compensare questa particolare visione duale, compensandola con la sensazione che esista anche una unicità (la parte reale ed immutabile senza tempo) che porta inconsciamente i soggetti muniti di anima a pensare che, in fondo, non si può morire perché una parte di tutti noi è eterna. Il duale ammette il buono ed il cattivo e se sei cattivo sei peccatore ma se sei buono, no. Ma per anima, non esistono i buoni ed i cattivi ma semplicemente il punto di vista da cui si osserva l’universo. I pochi ad essere anima hanno dentro di loro questa convinzione, gli altri no.

 

La terza ipotesi

Dobbiamo però, tener presente una terza possibilità di interpretazione della fenomenologia per cui l'umanità pensa ad una vicina fine catastrofica del Mondo.
Nel lavoro condotto attraverso lo studio dei meccanismi e delle risposte ottenute sotto ipnosi regressiva, abbiamo messo in evidenza come l’universo possa essere caratterizzato da una sua costruzione quantistica dove, quantizzati sarebbero i valori di spazio, tempo ed energia ma non solo. Ad essere quantizzata sarebbe anche la coscienza. Il tempo e lo spazio sarebbero solo proiezioni mentali e il passato con il futuro ed il presente conviverebbero in uno stesso istante. Se così fosse ci sarebbe la possibilità, non remota, di andare a leggere gli eventi futuri e quelli passati, utilizzando la coscienza dell’anima, dello spirito e della mente. L’universo così potrebbe apparirci una immensa akasha, la griglia olografica, dove poter guardare.

Se in questa enorme akasha esistessero eventi particolarmente vissuti in quell’istante da anima, con alto grado di emozione, questi eventi farebbero da richiamo in qualche modo per noi che, in questo istante abbiamo coscienza di essere qui. Il richiamo di anima su quegli eventi (che si manifesterebbe come onda emotiva), ci farebbe inconsciamente spostare la nostra attenzione dal qui, ora a quel punto, dopo e la nostra anima, come un lettore di cd, leggerebbe i dati in quel punto della griglia olografica. Ciò accadrebbe inconsciamente e spontaneamente in diversi momenti della nostra vita ma sopratutto quando il nostro subconscio è disattento. Durante il sogno, durante la lettura un libro, in ipnosi eccetera.

Questo fenomeno per esempio sarebbe stato il responsabile della “visione” della strage dell’11 settembre 2001 delle Torri Gemelle, che molti dei nostri addotti, ma non solo, avrebbero percepito con giorni di anticipo, mesi ed anche anni in alcuni casi. Così come la previsione, da parte di alcuni soggetti particolarmente predisposti, di terremoti o di tzunami. In quell’istante infatti, le anime di coloro che vengono travolti dagli eventi fisici, emetterebbero un unico gigantesco segnale, percepito al di là di spazio e tempo, solo da chi possiede anima.

Da questo punto di vista un evento catastrofico posizionato nel futuro virtuale potrebbe essere catturato da elementi particolarmente predisposti come gli adotti ma potrebbe essere intercettato anche da altri “veggenti”. Non ci sarebbero limitazioni spazio temporali e così, una fine del mondo dei nostri giorni, sarebbe udibile e percepibile anche dai Maja, centinaia di anni fa. Da quelle forti sensazioni, nascerebbero poi le così dette percezioni catastrofiste, che avrebbero in comune, non tanto la modalità della disgrazia, ma il periodo in cui essa dovrebbe accadere. Se così fosse, ci troveremmo di fronte ad una gran quantità di previsioni che darebbero indicazioni sulla catastrofe, indicando sempre, anche in modo confuso, lo stesso periodo storico in cui la catastrofe si dovrebbe verificare.

In modo confuso dicevamo, perché la nostra essenza animica, con il suo inconscio, non sarebbero, nella maggioranza delle persone, in grado di dialogare correttamente, con il proprio inconscio, che trasferirebbe quindi informazioni confuse perché mal tradotte dalla mente. Ricordiamo che la mente, come descritto altrove, traduce il linguaggio simbolico archetipico di anima: ma se mente non è fornita di un giusto ”vocabolario”, tenderà a fornire una grossolana traduzione delle sensazioni animiche. In questo immenso mare animico la sensazione che qualcosa di estremamente importante stia per accadere, viene così percepito da una infinità di individui e diviene ancora più forte all’avvicinarsi temporale dell’evento. Nessuno sa cosa accadrà perché per molti non è possibile leggere nella griglia olografica degli eventi, ma la sensazione di qualcosa che accade è talmente forte, da indurre molti elementi umani, a parlare della probabilità che la catastrofe accada.

 

Le molteplici facce del futuro

Sapere esattamente cosa accadrà, da questo punto di vista, è quasi impossibile. Infatti la probabilità stessa che l'evento accada è in continua mutazione e potrebbe addirittura divenire zero; potrebbe cioè non accadere proprio un bel nulla. Il presente ed il passato infatti modificano il futuro istante per istante, almeno nel modello geometrico della griglia olografica.

Inoltre, come abbiamo visto, ognuno ha una percezione dell’evento a seconda del suo grado di coscienza acquisita. Molti non hanno alcuna coscienza del fenomeno, altri invece ne hanno sentore, via via fino a qualcuno che ha visto giusto. Va sottolineato come il lavoro condotto su molti addotti ci abbia portato ad evincere che nella coscienza di molti di loro esista la percezione di questo evento cataclismatico, ma non solo nella loro mente. La visione di questo evento risiederebbe anche nella mente degli alieni che, sotto forma di MAA (Menti Aliene Attive), in ipnosi, darebbero indicazione su quanto detto in questo lavoro.

Così, se da una parte crediamo di capire come il Serpente abbia ancora a disposizione, nella sua progettualità, circa 1600 anni per portare a termine il suo progetto di modificazione del Dna degli addotti, per renderlo più compatibile con il suo (e per poter procedere al distacco di anima dall’umano per linkarla sulla loro razza indefinitivamente), così il Lux stabilisce che grosso modo verso la metà del 2008 verrà a crearsi una serie di circostanze per cui ci sarà il tanto atteso evento cataclismatico che sembrerebbe, sulla base di alcune ipnosi regressive, potersi attribuire alla caduta di un grosso asteroide, diviso in differenti parti, sul nostro pianeta.

Accanto a queste dichiarazioni anche l’alieno a sei dita si sofferma sul fatto che presto ci sarà un grosso crack finanziario delle differenti borse economiche del Mondo e tutto questo porterà l’uomo sulle soglie della regressione, alla sua primitività.

Tal evento sarebbe necessario o meglio, si sarebbe reso necessario, a causa della sempre più crescente capacità dell’uomo di capire cosa c’è dietro il problema alieno. Se la coscienza dell’umanità aumentasse oltre un certo limite, allora ecco che non sarebbe più possibile parassitare l’umano e così, com‘è già successo in passato, dicono alcuni alieni delle MAA intervistate, l’uomo verrebbe fatto regredire. Si guadagnerebbero quei mille o duemila anni necessari per compiere i progetti alieni del tutto indisturbati. I padroni economici del pianeta sarebbero stati avvisati di ciò e farebbero parte del complotto; si sarebbero preparate già postazioni sotterranee per resistere almeno un paio di anni (fino al 2012) sotto terra. In questo scenario da incubo di fantascienza però stranamente qualcosa sembra tornare. Uno di questi grossi meteoriti, per esempio, dovrebbe cadere nel mediterraneo: così sembra dal racconto di qualche addotto. Ebbene, se le cose stessero così, se io fossi l'Autorità, prenderei tutte le mie carabattole e sgombrerei da quella zona senza dare troppo nell’occhio.

Sarà forse questo il motivo per cui gli Americani smontano la loro base militare in Sardegna alla Maddalena e si trasferiscono altrove potenziando invece la base di Ederle a Vicenza? Sarà forse per quello che gli stessi Americani non hanno alcuna intenzione di fermare alcune loro produzioni industriali colpevoli di aumentare il tasso di anidride carbonica nel pianeta, non volendo firmare il Protocollo di Kyoto? Eppure gli Americani sanno che se non si diminuisce in pochi anni l’emissione di CO2 nell’atmosfera del pianeta, si creperà tutti. A meno che loro non sappiano già che si crepa prima... Altrimenti tutte queste stupide decisioni non avrebbero alcun senso se non quello di condannarsi con le proprie mani a morte certa. Ma lo stesso tipo di politica folle, viene adottata da molte nazioni in diversi campi dell’economia. Tutti sanno per esempio che l'economia attuale, porterà inevitabilmente il pianeta allo sfascio in pochi anni, ma nessuno se ne preoccupa. Lavorare di più per produrre di più per consumare di più per guadagnare di più per spendere di più per lavorare di più... e per fare una montagna di rifiuti che strangoleranno l’umanità sempre più.

E poi c’è questa leggenda metropolitana per cui i potenti delle nazioni della Terra si starebbero preparando un rifugio per resistere al cataclisma; viene indicata da più fonti:

Anche in Italia per esempio, Berlusconi se da un lato alla sua villa di Arcore, si è fatto costruire un impianto per criogenizzare il suo corpo, in Sardegna si è costruito una villa con tanto di bunker antiatomico ed attracco per un sommergibile. Non basta l’attracco per un normale panfilo? O forse si pensa che da un istante all’altro l’acqua potrebbe salire, salire e lasciare sepolta la villa con il suo gestore dentro? In effetti il quadro che ne viene fuori non sarebbe estremamente esaltante per nostri governanti, che avrebbero una fottuta paura di morire: ma del resto non lo è mai stato!

Il cinema catastrofista di Hollywood, rappresenta la necessità di rendere visibile l’idea inconscia che l’uomo moderno ha, della fine del mondo;

ma oltre alla visione americana da cow boy che prende a calci l’alieno quando arriva, oppure salva in extremis il pianeta con l’uso della tecnologia, è ben lontana dalla visione europea della fine del mondo, così come viene descritta nel film “IL GIUDIZIO UNIVERSALE”, Italia, 1961, 35mm, 1h 55’, B/N regia di Vittorio De Sica. Una probabile fine del mondo parodiata ma espressione dei vizi dell’umanità. Una voce si diffonde nel cielo di Napoli annunciando, per le 18 di quello stesso giorno, la fine del mondo. Alberto Sordi veste i panni di un laido commerciante di bambini che vende a ricchi americani gli orfanelli acquistati nei quartieri popolari della città. Il grande processo è addirittura trasmesso in televisione, ma la trasmissione è interrotta a causa di una pioggia battente e poi… e poi Dio ci ripensa e Napoli come emblematico contenitore della razza umana, continua ad esistere! Sarà così anche questa volta per l'umanità?

 

Analisi tecnica di una tragedia

A questo punto non resta che fare i conti. Ammettiamo che un asteroide colpisca la terra e che un pezzo di questo asteroide vada a cacciarsi nel mediterraneo tra la Sardegna e il Lazio. Supponiamo i seguenti dati di partenza:
Distanza dall’impatto: 300.00 km
Diametro del proiettile: 1000.00 m(3)
Velocità di impatto: 20.00 km/s
Angolo di impatto: 45 gradi
Densità del bersaglio: 1000 kg/m3

Risultati dell'analisi del modello proposto via computer: Meteoritics & Planetary Science 40, Nr. 6, 917-840 (2005) Abstracts on line al sito http://meteoritics.org

Energia sviluppata prima del rientro in atmosfera: 8.38 x 10(alla ventesima) Joules = 2.00 x 10(alla quinta) MegaTons TNT
Questo tipo di evento accade circa ogni 1,3X10(alla quinta) anni
Il proiettile comincia a rompersi a 16.800 metri d’altezza
Il proiettile arriva sulla superficie del pianeta a pezzi. Con un impatto di 20 Km/s
L’energia di impatto è 8.34 x 10(alla ventesiima) Joules = 1.99 x 10(alla quinta) Megatoni
I pezzi del proiettile ricoprono una superficie ellissoide di 1,45 Km /1,03 Km
Tale impatto non cambia né la rotazione della terra né la sua massa in modo rimarcabile né l’asse terrestre cambia in modo notevole.
Il cratere aperto sull'acqua ha un diametro di 25.1 km = 15.6 miles
Cratere transiente Diametro: 15.2 km . Profondità: 5,37 Km
Cratere finale diametro: 21,9 Km Profondità cratere finale: 0.748 km.
Il volume del bersaglio vaporizzato è di circa 5.01 km3 .
Tempo di radiazione massimo: 0.943 secondi dopo l’impatto.
Raggio visibile della meteora di fuoco: 11,8 Km
La meteora appare 8.91 volte più grande del sole
Esposizione termica: 2,36 X 10(alla sesta) Joules/m2
Durata dell’irraggiamento: 245 secondi.
Flusso radiante (relativo al Sole) 9,65 La maggior parte dei corpi riporta ustioni di
secondo grado. Gli alberi sono tutti bruciati.
I maggiori effetti sismici arrivano dopo 60 secondi
Richter Scale Magnitude: 8.1.
I frammenti eiettati arrivano dopo 254 secondi dall'impatto
Diametro medio dei frammenti: 7.65 mm.
L’onda d’urto arriva dopo 909 secondi
Peak Overpressure: 25700 Pa = 0.257 bars = 3.65 psi .
Velocità massima del vento: 54.8 m/s
Intensità del suono: 88 dB (Rumore di traffco automobilistico pesante
La maggior parte di vetri e interni vengono distrutti.

Possiamo aggiungere che esisterà un effetto tzunami ed un effetto aereo di acqua in ricaduta. Cioè l’acqua spostata salirà in alto descrivendo una parabola ellittica dipendente dalla direzione del bolide che poi ricadrà dall'atmosfera violentemetne ma decisamente nebulizzata a centinaia di chilometri di distanza. L’effetto tzunami dovrebbe essere devastante per le coste a distanza di soli 300 chilometri con un’onda non più piccola di venti metri d’altezza.

 

Conclusioni?

Di ipotesi ne abbiamo fatte tante e di certezze non ne abbiamo, ma alcune conclusioni possiamo tirarle lo stesso.
Dai differenti quadri proposti, più o meno reali, appare sempre la figura del governante di questo pianeta come uno stupido burattino in mano a forze più grandi di lui. Non solo ciò appare vero nella realtà di tutti i giorni, ma anche nella fantasia più sfrenata.

Appare invece chiaro che chi ha paura di morire non ha afferrato il concetto che nella morte fisica e nella sua accettazione c’è la chiave per l’eternità. Lasciamo dunque beati e contenti i nostri governanti e i poveri di spirito, a vivere su questo pianeta, rovinato sempre più irreparabilmente da stupidi interessi di sopravvivenza. Lasciamo anche gli alieni convinti che l’immortalità debba essere raggiunta in questo modo, sulla pelle degli umani. Certo finiremo ammazzati da qualcosa di tremendo. Un pianeta ci cascherà addosso, Putin invece di infilarsi un paio di missili atomici in culo li sparerà sull’Europa, come ha appena affermato al telegiornale, se gli Americani non rinunceranno all’ampliamento dello scudo europeo, crolleranno le Borse e finiremo nella merda, arriverà lo tzunami che ci farà ricordare che era meglio se imparavamo a nuotare... ma che importa.

Siamo noi che dobbiamo andare da un’altra parte: l'idea di cacciare l'alieno o il nostro governante non è per ora fattibile. Loro devono rimanere di qua a combattere ancora con il concetto di vita e di morte; ma chi ha veramente capito può andarsene a giocare da un’altra parte, un luogo dove loro non vogliono né potranno, almeno per ora, venire. La morte fisica è solo una fase dell’esistenza. Si passa al livello superiore se si è stati capaci di capire quello inferiore. Gli altri dovranno attendere.»

 

Corrado Malanga e il 2012: aggiornamento di giugno 2008 a La Fine del Mondo

 

 

Clicca qui per scaricare in PDF
l'articolo del dr. Corrado Malanga
LA FINE DEL MONDO

 

 

 

 

 

 

 

 

Per contattare Dario Canil

 

 

SCUOLA FREE REIKI® PADOVA
Copyright © 1999-2099 Dario Canil. All Rights Reserved
Sezione "INTERFERENZA ALIENA": Reiki Info presenta gli interessanti articoli del prof. Corrado Malanga: La fine del Mondo

 

 

REIKI INFO - Il sito per l'informazione Reiki libera e completa. A cura della Scuola Free Reiki
 
 
Reiki Info presenta Katsushika Hokusai: Vecchia Tigre nella Neve