SECONDO LIVELLO REIKI E
CONTATTO COL BAMBINO INTERIORE

 

 

«Sento che per essere libero ho bisogno proprio di essere padrone delle mie risposte, perché esse mi formano, mi insegnano, mi fanno crescere verso la verità di ciò che sono. Come posso pensare che la fortuna mi piova dal cielo senza muovere un dito? Sembra così evidente sul piano fisico. Posso forse sperare di sviluppare i miei muscoli stando pigramente fermo? Credo proprio di no. In realtà sviluppo la forza fisica in proporzione a quanto mi alleno. Dunque posso aspettarmi analoghi risultati dall’amore. Solo coltivando amore posso ragionevolmente pensare che ne raccoglierò i frutti.»

(Dario Canil, L'Anima del Reiki)

 

 

SECONDO LIVELLO REIKI E CONTATTO COL BAMBINO INTERIORE

 

 

Il bambino interiore

 

«Il bambino interiore è l'immagine retrospettiva che ti formi in te sulla bambina/sul bambino che eri nei diversi momenti del tuo sviluppo. Il Bambino interiore è una parte della tua personalità che resta sempre bambina e che quindi custodisce in sé quelle caratteristiche legate proprio al mondo dell'infanzia. Custodisce quelli aspetti di te capaci di portare nella tua vita la giocosità, la creatività, la meraviglia, il contatto con il mondo dello spirito, così come anche il bisogno, la dipendenza, la vulnerabilità.

Dentro di te adulto ci sono le memorie attive di moltissime tappe del bambino interiore che, di conseguenza, influenzano la vita adulta del tuo momento presente. Ferite, delusioni, frustrazioni, traumi, lutti che non siano stati affrontati adeguatamente nel passato possono minare e condizionare pesantemente la tua vita attuale in termini di risorse bloccate che potrebbero, una volta liberate, renderti più libero, gioioso, giocoso, felice, creativo, realizzato, ecc.

Ecco il senso dell'entrare in contatto consapevole con il bambino interiore nelle sue varie età o tappe per portargli sostegno, comprensione, consolazione, fiducia. E questo, con il Secondo Livello Reiki è una possibilità che si può realizzare concretamente.

 

 

 

Esercizio di contatto col bambino interiore

 

Quando te la senti, respira a fondo, rilassati e rivolgiti alla tua parte più profonda di te, qualcuno la chiama proprio il "bambino interiore". Evoca il tempo in cui eri piccino e parla a quel bimbo con la coscienza della verità che ora comprendi. Fallo con dolcezza, semplicità, calma, cercando di usare parole che anche un bimbo può comprendere.

Ad esempio: "Senti, ti racconto una storia. È una storia bellissima e vera. Tu non sei davvero solo e triste come credi. Lo so che adesso ti sembra così, ma ti assicuro che tu sei una creatura meravigliosa e meriti tutto l’amore del mondo. Quello che davvero sei è così bello che è difficile da descrivere a parole. Tu sei come un giardino delle fate con fiori bellissimi, di tutti i colori. Sei un centro di infinito Amore, infinita Saggezza ed infinita Energia. Crescere significa imparare a vedere le cose di questo mondo, anche quelle che ti sembrano molto strane, attraverso questo Amore, questa Saggezza e questa Energia. È questo ciò che davvero sei! Non sei il bambino che credi di essere. Non sei mai stato quello lì. Quel bambino è solo una serie di idee che ti hanno appiccicato addosso. Guardati ora per come sei davvero!"

Così facendo permetti al tuo bambino interiore di comprendere qualcosa di nuovo sulla sua autenticità. Porta ora questi concetti concretamente in situazioni della tua vita. Fai rispondere al tuo bambino interiore secondo questa nuova visione. Immaginalo per qualche minuto reagire a situazioni concrete partendo non dal vecchio «Io-Idea», ma proprio dalla coscienza di essere quel meraviglioso centro di Amore, Luce e Forza.

Ad esempio, in una situazione di conflitto con il padre, anziché produrre la solita risposta da vittima sofferente, puoi rispondere attraverso l’armonia del tuo centro, con autenticità, immaginando di comunicargli serenamente tutto ciò che stai sentendo, rimanendo nella tua quiete. Questa è ovviamente una semplificazione perché si tratta di un lavoro impegnativo che per dare risultati tangibili può continuare per molto tempo.

 

 

 

Contattare il Bambino Interiore con il Secondo Livello Reiki

 

Per fare questo usi la «procedura di contatto» con te stesso, indicando però, insieme al nome, anche l’età desiderata. In uno stato meditativo poniti l'intento di prenderti cura delle varie tappe del tuo bambino interiore. Lascia ora che la tua priorità emerga e il primo numero che si fa strada rappresenta l'inizio del tuo lavoro. Per esempio: 5 anni e 4 mesi.

Ti ricordo che che contattare il tuo Bambino Interiore con l’intento di consolarlo, rassicurarlo, curare le sue ferite ecc. è tecnicamente molto facile col Secondo Livello, Reiki, ma a livello emotivo è un'impresa difficile che richiede costanza e determinazione. Ti consiglio di farti accompagnare da un terapeuta serio o da una persona di fiducia all'inizio di questo particolare percorso: è facile infatti che tu ti smarrisca nell’arte di raccontartela.

Quando il tuo Bambino Interiore ritrova serenità, poiché tutto è Uno, il essere adulto ne ricava enormi vantaggi in termini di gioia di vivere. Può darsi che servano diversi trattamenti per ciascun Bambino Interiore con diversa età. Tuttavia è davvero sensato e vantaggioso cimentarvisi.

 

 

ESEMPIO PRATICO

 

Sclelt l'età del Bambino Interiore da contattare, poniti in un ambiente tranquillo e formula la procedura di contatto: "HON SHA ZE SHO NEN, HON SHA ZE SHO NEN, HON SHA ZE SHO NEN, SEI HEKI, SEI HEKI, SEI HEKI, CHOKU REI, CHOKU REI, CHOKU REI, CLAUDIA A 6 ANNI E MEZZO, CLAUDIA A 6 ANNI E MEZZO, CLAUDIA A 6 ANNI E MEZZO! visualizzandoti come potevi essere a quell'età e nel contesto più verosimile. Stabilito il contatto tenta di avvicinarti alla tua Bimba Interiore di 6 anni e mezzo con grande delicatezza e rispetto. Quando ti permette di parlarle, con molta pazienza falle comprendere che si può fidare di te e che vuoi aiutarla, sostenerla, credere in lei, comprenderla, ecc. Non aspettarti troppa disponibilità da parte sua all'inizio: le ferite che ha accumulato possono fungere da barriera talvolta difficile da superare. Per questo potrebbero volerci da 2 a 10 o più sessioni. Usa tutto l'amore, la luce e la forza in te per questo straordinario intento di guarigione.»

(Dario Canil, L'Anima del Reiki)