il fraintendimento
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E' stato scritto, qualche tempo fa, che Reiki, il suo simbolo e, dunque, l'energia che l'intero metodo veicola sono collegati a energie molto basse provenienti da una dimensione oscura, cosa che costringe il reikista (colui che al Reiki è stato iniziato) ad essere "legato" a delle conseguenze a lungo andare poco piacevoli.
Secondo la stessa falsariga si è arrivati ad affermare che i simboli disegnati sulle mani per l’attivazione sono come dei sigilli-lucchetti che permettono solo di indirizzare l’energia alla fonte di chi ha attivato il reikista stesso per conferirgli potere.
Tali considerazioni credo si possano definire sostanzialmente prive di ogni fondamento!
Nel riquadro viene riprodotto per conoscenza un documento circolante in rete, firmato da uno pseudonimo: "Felis Catus". Nel testo tra parentesi, sono state aggiunte, in diverso colore, dei commenti di REIKI INFO:
IL VERO SIGNIFICATO DI “ REIKI” Infatti, gli ideogrammi giapponesi usati nella scrittura “kanji” sono (all’origine e di norma) gli stessi che adoprano i cinesi, ma l’uso della lingua e le diverse tradizioni storiche hanno differenziato i significati (dunque, di cosa stiamo parlando?). I suddetti cinesi, dopo aver discusso a lungo fra di loro, hanno pronunciato tale espressione come “LingChi”, dove “Chi” (pronuncia “ci” ) vale per “KI” , ovvero energia spirito, soffio vitale ecc. e “Ling” che sarebbe l’anima del defunto e starebbe per “REI”. Ma in verità il corrispondente ideogramma cinese di suono “Ling” è diverso da quello giapponese che indica “Rei”. Nel dizionario cinese non si trova un ideogramma proprio esattamente corrispondente a quello di “Rei”, che con tutta probabilità è un kanji di costruzione prettamente giapponese. (idem quanto sopra) Tuttavia, restando nello stretto ambito della lingua giapponese donde ha origine tale espressione, è da notare che lo stesso ideogramma “Rei”, associato all’ideogramma “En”, REIEN, significa “Cimitero”, (per tradizione il luogo più adatto per svolgere certi rituali...) (E' come dire che il termine alto associato a parlante mi dà un significato, mentre associato ad atesino, me ne dà un altro: davvero interessante... Questo gioco lo si può fare con migliaia di parole: lo stesso Frank Arjava Petter, indagando sulle origini del Reiki in Giappone si trovò a correre dietro a un furgoncino con disegnato in grande il Kanji Reiki, per scoprire, al semaforo, trafelato, che era inteso come ENERGIA REFRIGERANTE, in quanto era il mezzo di una ditta di condizionatori.) Ad ulteriore conferma, la parola REIKAI significa “Mondo dei Defunti”, “Regno dei Morti”. L’ideogramma “REI” è lo stesso. Ora ci chiediamo: se REIEN significa “Cimitero”, ovvero “Giardino dei Defunti”, se REIKAI significa “Regno dei Defunti”. Allora, PERCHÉ “REIKI” (ove l’ideogramma “REI” è il medesimo) deve significare “Energia dell’Universo”? Infatti il termine “Universo” in lingua giapponese, come si può ben vedere, è rappresentato da tutt’altro ideogramma, il quale si pronuncia UCHU. Dunque energia dell’Universo si dice “UCHUKI”, unendo gli ideogrammi “UCHU” e “ KI”. Il tutto confermato anche da una insegnante nipponica che da anni impartisce lezioni di lingua giapponese in Italia (chi?). Dunque, in realtà, l’espressione “REIKI” significa “Energia dei Defunti...” (Dunque davvero in realtà REIKI può significare decine di cose diverse, a seconda di come si voglia puntare l'attenzione: energia degli antichi, energia trascendente, energia cosmica, energia spirituale. Tutto qui, nulla di strano. A meno che lo strano non lo si voglia vedere a tutti i costi). Insomma, un esoterista convinto direbbe: “Sfruttamento, tramite riti di magia nera e vampirismo energetico, delle basse zone dell’ astrale”. (Con grave effetto “karmico”). Certo, anche l’ energia dei defunti fa parte dell’energia dell’universo, come anche tutta l’acqua della terra è pur acqua. Ma vediamo dove vai a bere: alla fonte di montagna o agli scarichi delle fogne? ...” (Vero: lo stesso discorso vale anche per le informazioni.) Felis Catus testo in blu: REIKI INFO |
Il cinese e il giapponese hanno degli ideogrammi in comune, in quanto i kanji giapponesi derivano da quelli cinesi, ma sono due lingue diverse. Possibile che tutti i giapponesi che praticano e hanno praticato Reiki non sappiano leggere? Sarebbe ben strano. Il Kanji Reiki significa tante cose insieme, un vero e proprio macrocosmo sintetizzabile con semplicità nelle parole Energia Universale Vitale (perché l'energia è sempre in movimento e in trasformazione).
E al di là di tante parole, proprio nel Reiki troviamo un'altra chiave interpretativa (o, meglio, percettiva): la sensibilità.
Accostarsi al Kanji Reiki e semplicemente percepirlo, con le mani, con gli occhi, con il cuore, questo dà una sensazione meravigliosa di VITA!
Il Kanji Reiki vibra e chi è disposto a percepirlo energeticamente, al di là di ogni pregiudizio mentale, sente che quella vibrazione parla di Energia Creatrice, di Armonia, di Libertà, di Gioia, di Amore, di Intelligenza e di Forza.
Kanji Reiki Tradizionale
Indice della sezione Simboli Reiki
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Sezione "SIMBOLI REIKI ORIGINALI LIBERAMENTE E CORRETTAMENTE DIVULGATI": Confutazione del fraintendimento del Kanji Reiki quale simbolo di morte.
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